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Riferimenti normativi principali
Decreto Ministero delle Attività produttive del 21/11/2002
Circolare n. 946364 del 07.10.2003
Premesso che le imprese artigiane classificate nei medesimi settori
economici ammessi alle agevolazioni 488 settore Industria, (Attività
estrattive, Attività manifatturiere, Attività di produzione e
distribuzione di energia elettrica, Attività di costruzione, Attività
di servizi) anche prima del Decreto Ministeriale del 21
Novembre 2002, potevano accedere al sistema 488, con la nuova
normativa ministeriale si dispone una procedura semplificata per
l’accesso delle imprese artigiane alle agevolazioni 488.
Pertanto dopo l’estensione del sistema 488 al settore turistico, ed al
settore commercio, la normativa vigente della Legge 488 è sempre più
“ramificata” in relazione a degli obiettivi specifici settoriali che
il legislatore intende perseguire.
Le semplificazioni della 488 artigiani rispetto alla classica 488
Industria sono le seguenti:
-
le imprese possono operare anche in regime di contabilità semplificata
-
la domanda non presuppone il versamento della cauzione
-
l’apporto di capitale proprio può avvenire anche mediante un
finanziamento bancario
-
la procedura è più semplice
Il 31 Maggio 2004 sono scaduti i termini relativi al primo bando di
applicazione della Legge, ed il prossimo bando dovrebbe aprirsi entro
al fine dell’anno. Le imprese artigiane che presentano programmi di
investimento fino ad un massimo di 1.549.370,70 (i tre miliardi
delle vecchie lire) devono obbligatoriamente concorrere alla procedura
della 488 artigiani, e non possono quindi presentare istanza per il
bando Industria. Si mette in evidenza un aspetto importante; i
requisiti si valutano al momento della domanda, per cui anche se una
impresa artigiana propone un progetto che una volta realizzato
determinerà l’inquadramento della ditta nel settore industria, questa
impresa è comunque obbligata a presentare la domanda per il bando
artigiani.
Soggetti beneficiari:
le imprese già iscritte all’albo delle imprese artigiane che
realizzano progetti nei seguenti settori:
-
Attività estrattive
-
Attività manifatturiere
-
Attività di produzione e
distribuzione di energia elettrica
-
Attività di costruzione
-
Attività di servizi
Per
individuare in modo chiaro, se l’attività che si vuole proporre per le
agevolazioni rientri in uno dei settori sopra richiamati, è necessario
leggere attentamente l’elenco (si trova anche sul sito internet
www.agenziaentrate.it) della classificazione Istat delle diverse
attività economiche. Per quanto riguarda l’elenco delle attività di
servizi ammesse alle agevolazioni 488, è contenuto nella circolare n.
946364 del 07.10.2003.
Per
quanto riguarda le attività agroindustriali, (es. caseificio,
frantoio, carni, frutta, ecc.) è importante consultare la tabella
regionale (disponibile nella sezione normativa) che indica i divieti e
le limitazioni per alcuni settori di attività.
Limiti del programma di investimento:
I programmi di investimento proposti devono essere compresi tra un
minimo di 52.000,00 euro, ed un massimo di 1.549.370,70 euro.
Disponibilità del suolo e/o dell’immobile interessato dal progetto:
Entro da data di chiusura dei termini di presentazione della domanda
di agevolazione, l’impresa artigiana deve autocertificare che il suolo
e/o l’immobile interessato dal programma di investimenti sono nella
piena disponibilità dell’impresa a titolo di proprietà, diritto reale
di godimento, locazione, comodato, anche nella forma di contratto
preliminare.
Destinazione d’uso del suolo e/o dell’immobile interessato dal
progetto:
Entro da data di chiusura dei termini di presentazione della domanda
di agevolazione, l’impresa artigiana deve autocertificare che il suolo
e/o l’immobile interessato dal programma di investimenti, sono già
rispondenti, in relazione all’attività da svolgere, ai vigenti
specifici vincoli edilizi, urbanistici e di destinazione d’uso.
Spese ammissibili:
-
progettazioni ingegneristiche
riguardanti le strutture dei fabbricati e gli impianti, sia generali
che specifici, direzione dei lavori, studi di fattibilità
tecnico-economico-finanziaria e di valutazione di impatto
ambientale, oneri per le concessioni edilizie, collaudi di legge,
quote iniziali di franchising, prestazioni di terzi per
l’ottenimento delle certificazioni di qualità e ambientali secondo
standard e metodologie internazionalmente riconosciuti;
-
suolo aziendale, sue sistemazioni
e indagini geognostiche;
-
opere murarie e assimilate;
-
infrastrutture specifiche
aziendali;
-
macchinari, impianti ed
attrezzature varie, nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari
all’attività amministrativa dell’impresa, ed esclusi quelli relativi
all'attività di rappresentanza; mezzi mobili strettamente necessari
alla gestione dell’attività purchè dimensionati alla effettiva
produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo
dell’unità locale oggetto delle agevolazioni, fatta eccezione per
quelli relativi a mezzi di trasporto targati di merci e/o di
persone, ivi compresi, pertanto, anche quelli per il trasporto in
conservazione condizionata dei prodotti;
-
programmi informatici.
-
Brevetti concernenti nuove
tecnologie di prodotti e processi produtttivi
Le
suddette spese sono ammissibili solo se sostenute a partire dal giorno
successivo a quello di presentazione della domanda.
Agevolazioni concedibili:
Le agevolazioni concedibili consistono in un contributo in conto
impianti, determinato sulla base del programma di investimenti
complessivamente previsto, nei limiti delle misure massime consentite
dalla Commissione Europea espresso in ESN e ESL.(In Calabria la
misura massima è del 65%). Le agevolazioni concedibili sono pari
all’80% di quelle massime previste dalla disciplina comunitaria in
relazione alla dimensione d’impresa e all’ubicazione dell’unità
locale. Questa percentuale è elevata al 90% per i programmi di
investimento qualificabili “ ampliamento”, ed al 100% per i programmi
di investimento qualificabili “ nuovo impianto”.
L’assegnazione del contributo avviene sulla base di graduatorie
redatte secondo i seguenti criteri.
a.
rapporto tra il numero degli occupati attivati
dall’iniziativa e il valore dell’investimento complessivo ammissibile
b.
punteggio attribuito dalla regione ai settori di
attività (le cosiddette priorità regionali)
Il
valore di ciascuno degli indicatori sopra descritti, è incrementato
del 5%, qualora l’impresa aderisce al sistema di certificazione ISO
14001 (o Emas).
L’erogazione del contributo a fondo perduto avviene in 2 quote annuali
di pari importo. Ciascuna erogazione viene effettuata in base allo
stato d’avanzamento del progetto, e la prima è disponibile a partire
dal trentunesimo giorno successivo alla pubblicazione della
graduatoria sulla Gazzetta Ufficiale, mentre la seconda esattamente
l’anno successivo. Solo per la prima quota è possibile presentare una
polizza assicurativa o fideyussoria, in luogo dello stato
d’avanzamento del progetto.
15/06/2004
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informazioni chiedi parere al consulente dello studio
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